giovedì 21 gennaio 2010

L'ipocrisia derivata dall'incoerenza e dall'inefficienza delle leggi

SFOGO di una madre nei confronti
del Tribunale dei Minorenni di Torino
Madre e figlia: un rapporto inscindibile distrutto dalla prassi burocratica

La presente per esprimere il mio dissenso sui criteri e sui metodi da Voi adottati in merito alle disposizioni in materia di famiglia e minori, in particolare modo in riferimento all'udienza avvenuta il 15 dicembre 2009, e quindi per ribadire anche qui, e in forma definitiva, la mia totale sfiducia nelle istituzioni italiane, tra cui l'organo giudiziario.
Se è vero che sono solo i figli a pagare le conseguenze di ogni scelta presa dagli adulti, ciò non Vi esime da una responsabilità ben maggiore rispetto a quelle dei genitori, in quanto agite in nome dell'autorità che rivestite e come tali di fatto Vi sostituite a costoro.
Riguardo alla Vostra decisione di inserire mia figlia in una comunità, le Vostre Autorità hanno ignorato il sentimento di odio come possibile 'risposta' all'ennesima 'botta' che in un qualunque minorenne scatenerebbe nei confronti dei rispettivi genitori, dimostrando ancora una volta (a noi "educatori") di trattare i figli altrui nè più e meno come pacchi postali, ma dimostrando altresì ai nostri figli (quali giudici spietati) di considerarli privi di dignità, di diritti, di sensibilità, di affettività, di individualità, di soggettività... nè più e nè meno come burattini.
Ovverosia nulla fate per rendere l'ambiente di vita nel suo complesso più attenta e più vicina, in una parola più 'rispettosa' alle loro esigenze di espressione autonoma e di crescita serena, semmai tutto il suo contrario così da tracciare (anzi ancora peggiorare) solchi incolmabili nel prolungare la separazione tra madre e figlia in questo caso particolare (e a dispetto della decisione della minorenne), e di cui Voi soli ne siete i responsabili.
La Vostra decisione di inserirla in una comiunità è stata intesa da mia figlia ben oltre alla semplice 'punizione' da parte dei suoi genitori, semmai, cosa ancor più grave, è stata recepita in un vero e proprio 'abbadono' da parte degli unici e veri riferimenti della sua vita, nonostante a tutto, e di cui Voi ne siete i principali responsabili:
sul primo punto ritengo di non essere meritevole di un qualsiasi rimprovero al contrario di quanto Lei, Giudice ha fatto in sede giudiziaria, per la semplice ragione che il suddetto provvedimento fa parte della 'prassi burocratica' prevista per quei genitori che, secondo i Vostri criteri, non possiedono i requisiti genitoriali e io tra questi, motivo per cui ancor oggi, non saprei dire quale beneficio se ne potrebbe trarre da un'imposizione;
il secondo punto non è altro che la conferma che le Vostre Autorità intendono i 'figli altrui' alla stessa stregua di un burattino dalla testa di legno... anzichè partire dal principio secondo cui i minorenni hanno innanzitutto il diritto primario di vivere pienamente la loro condizione di 'figli'.... o anziché partire dal presupposto che tra madre e figlia esiste un rapporto inscindibile secondo legge di natura (chiunque ella sia) e che Voi, in quanto Autorità Giudiziarie, Vi arrogate il diritto di violare sistematicamente in nome di leggi e criteri a dir poco dissacranti al suo riguardo.
Vi è un terzo punto che riguarda il conflitto genitoriale di cui gli adolescenti si servono allo scopo di invertire i ruoli n segno di riscatto ai disagi subiti e su cui si basa, tra le altre, il suddetto provvedimento e di cui ancora una volta Lei Giudice, mi ha indicata quale principale, se non l'unica responsabile, nonostante la presenza del padre...
Ebbene, sarà mia premura denunciare fatti e persone che hanno contribuito a determinare il mio fallimento matrimoniale e nelle forme più consone agli scopi che vi stanno a monte, unitamente alla presente, senza con ciò esimermi dalle mie (e soltanto) responsabilità a fronte di quelle altrui che mi vengono sistematicamente attribuite come da Vostra prassi burocratica, comprese le responsabilità inventate di sana pianta perché così faceva comodo a qualcuno e di cui le loro Autorità Giudiziarie si sono rese corresponsabili, sempre in nome della prassi burocratica o a quant'altro si riferisca al presunto "interesse del minore".
Stando sempre in tema di responsabilità attribuitemi dalle Vostre Autorità Giudiziarie, in riferimento alla richiesta di modifica della sentenza in forma urgente volta ad ottenere l'affidamento congiunto
(nei modi e nei tempi ecc... ecc... a seguito delle fughe dalla casa paterna ecc...ecc... segnalate c/o codesto Tribunale dall'Assistente Sociale ecc... ecc...) da me mai inoltrata:
vorrei sottolineare alle loro Autorità Giudiziarie che se è vero che la legge non ammette l'ignoranza, è altrettanto vero che ciò vale a condizione che l'informazione, e quindi l'azione ad essa connessa, venga messa a disposizione del cittadino da chi ne ha l'obbligo...
al contrario di quanto ha fatto il legale iscritto nell'elenco del Gratuito Patrocinio e da me nominato, INCARDONA Mario, secondo cui piuttosto <..nulla le è dovuto signora, a tutto c'è un prezzo..>> (a torto o a ragione, ovverosia, la sintesi di tutti i suoi predecessori!) e ciò nonostante "l'ammissione al Gratuito Patrocinio valga per ogni grado e per ogni fase del processo e per tutte le procedure, derivate e accidentali, comunque connesse."
Va da sè che la mia totale sfiducia nelle istituzioni deriva anche o sopratutto dal fatto che è sempre il cittadino comune a pagare le conseguenze (...delle conseguenze, da cui deriva la conseguenza, per cui questa conseguenza unita alla prima conseguenza, ha dato luogo al problema da cui ha origine la conseguenza, da cui ne è conseguita la conseguenza, per cui la tal conseguenza.... e così via all'infinito) di ogni stortura perversa e aberrante derivante da leggi inefficienti e contradditorie se non inesistenti o da mere finzioni come nel caso specifico del Gratuito Patrocinio (= Assicurazione a Vita per le Cause Perse), nonchè della Commisione degli Avvocati (= Circolo del Lupo non mangia Lupo) e di cui Voi Autorità Giudiziarie Vi arrogate pure il lusso e la libertà di ignorare con la scusa che tanto "Non è di nostra competenza, vi sono le strutture preposte cui rivolgersi..."  oltretutto in tema di famiglia e minori! Insomma, se nella prassi burocratica rientra (ancora?!) l'usanza di 'scaricare il barile' ad altri, va da sè che la Vostra non è altro che una Assicurazione per la COSCIENZA PULITA a vita (e oltre) da esporre di fronte a dio e agli uomini... ragion per cui la responsabilità di qualunque conseguenza è sempre del genitore perchè così dice la legge. 

Cosicchè a tutt'oggi mi vengono negati sia gli alimenti e sia il tetto coniugale fin dal tempo della separazione legale (grazie agli scambi ricattatori tra legali di parti avverse e alla faccia dell'interesse del minore) da cui derivano tutti i miei problemi e su cui si basa il Vostro criterio secondo cui io non sarei in possesso dei requisiti genitoriali e da cui ne è seguito un provvedimento dietro l'altro a seguito dell'interferenza di un'Assistente Sociale (...) nella mia vita privata.
Manca un altro elemento determinante a tutta questa vicenda e da cui ha origine il provvedimento di limitare la mia patria potestà: l'accusa di "madre violenta abituale" (per 4 scapaccioni!) formulata dal lmio ex coniuge e confermata da mia figlia, accolta a braccia aperte (sempre per prassi burocratica?) dalle Vostre Autorità Giudiziarie, nonostante l'assenza di prove e testimoni, nonostante l'assenza di una pur minima possibilità di difesa per l'accusata, nonostante nessuna consultazione o confronto o informazione nei riguardi dell'interessata da parte dell'artefice di tanto zelo, l'Assistente Sociale Santovitto Roberta (...).
Sottolineo che il provvedimento di affidare temporaneamente mia figlia al padre (avendone oltremodo tutti i requisiti genitoriali: 6 alloggi!) in coincidenza al mio sfratto esecutivo e per sua diretta conseguenza alla richiesta di divorzio da parte dello stesso padre, avvenne nella più totale assenza da parte delle Vostre Autorità Giudiziarie di una qualche misura preventiva verso (se non il plagio c.p. fino al 1981 essendo mia figlia soggetta a ritardo cognitivo) qualsivoglia forma di pressione o di ricatto psicologico e affettivo o dell'uso strumentale dei problemi esistenziali nei riguardi della minorenne, allo scopo di raggiungere direttamente o indirettamente che sia, secondi fini da parte degli adulti siano essi congiunti, parenti, Pubblici Ufficiali di vario grado e appartenenza, ai quali si aggiunse un sèguito corposo di amici e conoscsenti e amici di questi ultimi come la Catena di Sant'Antonio... a mezzo del Passa Parola come insegna Perlana... altresì attraverso sceneggiate suggestive per gentile concessione elargita a tutti gli alunni della sua scuola come ha fatto la direttrice nonchè insegnante (Gentile Luisa) di mia figlia...
In altre parole le Vostre Autorità Giudiziarie sono anche gli artefici tra i peggiori scenari di cui solo l'uomo è capace e che sottolineo, oltretutto preventivabile: del linciaggio morale, psicoligico e sociale di una madre la cui unica colpa consiste nell'essere costretta a crescere la propria figlia nel più totale abbandono da parte del padre e come se non bastasse anche da parte delle Assistenti Sociali alle quali si era rivolta...
Sintetizzando: PRIMA TE LE FANNO E POI TI DENUNCIANO ALLE AUTORITA' e qui è d'obbligo una domanda: ma non è forse il pazzo a seguire l'ignorante? e aggiungo, BOVINAMENTE come da prassi burocratica...
E' questo accomunarvi con la la massa, con il popolino, con i furbi di ordinaria volgarità che riuscite a invalidare ogni atto proprio dell'organo giudiziario e non solo.
Motivo per cui
ma chi se ne frega di essere giudicato e condannato da persone come Voi in cui è assente una qualunque COSCIENZA, la coscienza civile, la coscienza di diritto, la coscienza di giustizia, la coscienza costituzionale, la coscienza del rapporto tra Stato e Cittadino, la coscienza politica... ( e chi più ne ha ne metta) che pur tuttavia si arrogano il diritto di svolgere come mestiere niente di meno che il GIUDICE... il MAGISTRATO...
Un altro al Vostro posto non dormirebbe la notte...!
Pertanto, MA CHI SE NE FREGA DI FARE PARTE DI QUESTO STATO COSI' COME VIENE CONCEPITO E GESTITO...

segue....