mercoledì 17 novembre 2010

Tutta la mia vita buttata nella spazzatura.

Lettera alle redazioni televisive e giornalistiche, le quali sicuramente non risponderanno... come sempre.


Dopo avermi dato in affitto un alloggio in nero con l’inganno (in provincia di Torino), sprovvisto di pulsantiere, di buche delle lettere, di targhette, antenna TV … e persino dell’allacciamento al gas-metano, costringendomi così ad usare le bombole gas da 25 K. a 70€ l’uno e per una durata di appena 3/4 gg. (già predisposto dallo stesso proprietario), e ciò nonostante pretendendo l’intero importo di affitto anziché diminuirlo; dopo avermi ricattata in più modi nel pretendere da me il contributo delle spese di ristrutturazione della casa come grondaie e persiane, alla mia richiesta di regolarizzare la mia posizione per poter inoltrare la richiesta di affidamento congiunto c/o il Tribunale dei Minori di Torino, il proprietario dell’alloggio ha pensato bene di denunciarmi per morosità e come inquilina abusiva.

Ma poiché piove sempre sul bagnato …

Il legale da me nominato iscritto all’elenco del gratuito patrocinio, non solo non ha preso in mano la querela fatta nei confronti del proprietario della casa in questione, e ben sapendo che mi sarebbe stata archiviata perché redatta di mio pugno anziché da un avvocato, ma non ha neanche inoltrato la richiesta di affidamento congiunto c/o il Tribunale dei Minori, a causa del quale (anche) il Giudice ha sentenziato per mia figlia l’inserimento in una comunità nonostante i suoi 17 anni (in compenso l’avvocato pretendeva da me le spese extra). Preciso che il legale in questione mi ha fatto recapitare l’atto giudiziario mediante e-mail anziché usare la posta tradizionale, e proprio in un periodo in cui si era interrotto il collegamento alla rete adsl nell’abitazione in cui ora vivo in condivisione …

Delusa e sfiduciata, in preda ormai ad una profonda crisi depressiva al limite del suicidio, mi presentai in tribunale senza l’assistenza di un legale (luglio c.a.), cosicché, anziché ottenere una sentenza per “finta locazione” mediante cui sarei rientrata in possesso dei 15/20.000 € (i miei unici risparmi di disoccupata) spesi inutilmente per quella casa, il Giudice onorario sentenziò per lo sfratto esecutivo.

A questo punto avvengono due fatti e che dovrò denunciare al più presto alle autorità competenti:

1° fatto) il 14 ottobre c.a. io e il locatore siamo stati convocati dall’Ufficiale Giudiziario di Ivrea incaricato a dare esecuzione alla monitoria di sgombero dell’immobile, informandoci che da quel giorno in poi l’alloggio avrebbe avuto la funzione di magazzino fino a che non avessi tolto tutti i miei averi e che inoltre il Dell’Aiera Michele avrebbe dovuto rispondere di eventuali furti al suo interno. Ebbene, in coerenza alla sua indole truffaldina, il proprietario si è sentito in diritto di buttare tutti i miei effetti personali nella spazzatura e alla velocità della luce già dalla prima settimana del provvedimento (per poi appostarsi dietro le finestre dell’abitazione in attesa di chissà chi … come riferitomi dai testimoni), negandomi di fatto la possibilità di rientrare in possesso dei miei affetti personali e della mobilia presenti in essa.

2° fatto) Venerdì 12 novembre alle h 11. 30 ca. mi trovavo in casa dell’inquilina del piano terra dello stesso immobile per una visita del tutto casuale. Il caso ha voluto che il proprietario si trovasse nell’alloggio (sito al 1°P. del caseggiato) ma questa volta da solo, cioè non più in compagnia di altre persone com’era solito fare (riferitomi sempre da testimoni). Morale della favola: alla mia vista il Dell’Aiera Michele ha preso ad agitarsi in modo inconsueto, dopodiché ha preso a inveire contro di me con minacce e insulti, per poi colpirmi alla testa con una pietra dove ho cercato di difendermi come ho potuto, sennonché mi ha scaraventata a terra prendendomi x capelli, e una volta a terra mi ha immobilizzata con i piedi schiacciandomi una gamba e una mano e ha incominciato a riempirmi di pugni e di schiaffi nonostante la presenza di testimoni, grazie ai quali sono intervenuti per fermarlo, per poi riferire i fatti alle autorità locali intervenute sul luogo dietro mia chiamata.

Di recente ho scoperto di avere un contratto con l’Eni intestato a mio per l’erogazione del gas metano ma che io non ho mai firmato e che quindi trattasi di firma falsa, pertanto, non sapendo nulla in merito risulto morosa anche nei confronti dell’Ente qui nominato.

Non posso tacere di fronte ad un altro tentativo del Dell’Aiera M. di estorcermi dell’altro denaro seppure indirettamente: per ben due volte, al termine delle cause x sfratto avvenute ad Ivrea, si è precipitato a Torino sul luogo del lavoro della persona con cui vivo (un invalido civile che assisto 24 h su 24 con cui ho un rapporto alla pari), x gridargli davanti a colleghi ed estranei che gli deve un sacco di soldi e che x questo gli avrebbe pignorato la casa, ben sapendo che io qui in realtà sono in condivisione e che pertanto non sono l’intestataria di nessun alloggio né come proprietaria e né come locataria e tanto meno di beni come i PC fissi e mobili che il suddetto ha visto in questa casa il giorno in cui è venuto a prendersi i soldi dell’affitto.

In altre parole, ci troviamo di fronte ad un piccolo miserabile dedito a truffare il prossimo ove ciò sia possibile, meglio ancora se le vittime appartengono alle fasce deboli abbandonate dallo Stato come nel caso di una donna sola che ha perso la figlia o come nel caso dell’invalido civile che sta + in ospedale che sul luogo di lavoro, e se permettete per arrivare a tanto bisogna avere il coraggio di uno sciacallo, privi cioè di un qualunque scrupolo nel voler scarnificare quel poco che è rimasto della dignità e del diritto alla vita di un proprio simile …

Mi rivolgo a Voi con la speranza che ne prendiate in considerazione, non certo perché io mi creda la + bella del reame giacché al mio posto ci potrebbe essere chiunque, ma piuttosto perché la nostra società ha bisogno di quei valori come il senso di vergogna che pare ormai sparito sia nel pubblico come nel privato e dove al suo posto vige la sopraffazione del + forte, Vi scrivo perché diate un esempio forte a coloro che fanno tacere la coscienza perché così fa comodo, il cui unico scopo è quello di ricavare i soldi indebitamente e a spese di chi non ha i mezzi per difendersi dai loro soprusi.